Cassano allo Ionio è un comune in provincia di Cosenza conosciuto per le sue acque curative già nell'antichità.
Nella frazione di Sibari si trovano il Museo archeologico nazionale della Sibaritide e il Parco archeologico di Sibari.
La costruzione dei primi edifici ad uso di bagni risale infatti all'epoca in cui l'abitato fu dominio dei sibariti.
Le Terme di Cassano allo Jonio, edificate nel 1969, richiamano alla mente quel periodo storico che fu per questa zona denso di ricchezza e di gloria: le fonti infatti conservano nella loro denominazione il preciso riferimento storico alla città di Sybaris, la più antica colonia greca della costa ionica, nei cui possedimenti era compresa anche Cassano con le sue acque.
Esistono cinque sorgenti: l'Apicello, le Caldaie, la Stufa, il Clocco e il Trabucco.
L'acqua che vi sgorga alla temperatura di 25 gradi centigradi viene classificata come ipertermale e mediominerale solfurea.
L'acqua delle Terme Sibarite è indicata per le patologie infiammatorie e degenerative dell'apparato locomotore, di quello respiratorio, dell'apparato genitale femminile e di quello cutaneo.
Le acque vengono utilizzate per bagni, aereosols, inalazioni, nebulizzazioni, insufflazioni tubo-timpaniche e irrigazioni vaginali mentre i fanghi si usano per applicazioni in strato spesso, e fangature eudermiche.
Sono presenti cinque diverse piscine termali tutte con acqua sulfurea, ideali per praticare aquagym, usufruire dei percorsi vascolari, rilassarsi con l’idromassaggio e curarsi con la balneoterapia e l’idrokinesiterapia
I fanghi sono ottenuti da particolari processi fitobiologici di maturazione delle vegetazioni di alghe di differenti gruppi microbici, che realizzano una comunità biologica ricca di H26 definita “Sulfuretum”.